Qualche consiglio utile per aiutarti a combattere lo stress da rientro.
Un bel bagno rilassante, fanghi, scrub e alimentazione sana: in esclusiva per te, qualche consiglio per affrontare lo stress da rientro.
I ricordi della luce e del calore del paesaggio marino sono già lontani? Per non vanificare lo stato di benessere regalatoci dalla vacanza cerchiamo di prolungarne i benefici anche in città. Il principale elemento che può farci definire il mare come “un grande medico”, è sicuramente lo iodio, e con esso il sale, contenuti rispettivamente nell’aria e nell’acqua. In combinazione, ne possiamo trarne notevoli vantaggi sia a livello fisico che psichico. Ecco come combattere lo stress da rientro:
Un bagno rilassante:
Riempi la vasca con acqua a 37-38 gradi, e sciogli un kg di sale marino integrale (è più ricco di quello raffinato in quanto contiene iodio, manganese, rame, zinco ferro, calcio, magnesio e potassio). Immergiti quindi per 15 minuti, meglio se con luce soffusa, e rilassati. Puoi poi sciacquarti con acqua dolce e un detergente delicato. I tessuti dell’epidermide si ritroveranno più tonici grazie all’effetto osmotico del sale che riduce i ristagni liquidi. Se vuoi un effetto anticellulite unisci anche anche oli essenziali di rosmarino, estratto fluido di edera o ippocastano e alghe marine in polvere (tutti in vendita in erboristeria). Se invece desideri un effetto antireumatico, aggiungi al sale anche un mix di gocce di finocchio dolce, cipresso e ginepro.
Fanghi, utilizza i prodotti del mare per ritrovare il benessere:
Un’altra maniera di utilizzare i prodotti del mare è l’ applicazione dei fanghi sul corpo. Alcuni tipi, come quelli a base di alghe della Bretagna o di sale del Mar Morto, sono in vendita già pronti in barattoli da mezzo chilo o in buste monodose. Chi volesse prepararli in casa dovrà avere a disposizione argilla in polvere e acqua ad alta concentrazione salina (70 grammi di sale marino per un litro di acqua). Mescola i due ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido, poi applica il composto sul corpo e massaggia. Per aumentare l’osmosi, avvolgi le parti trattate con la pellicola (quella per alimenti) e rilassati dai 30 ai 45 minuti coprendoti da una spugna (puoi avvolgerti nell’asciugamano). Sciacquati sotto la doccia con acqua tiepida. Un leggero rossore e pizzicore sulla pelle testimoniano l’azione benefica delle alghe e dell’acqua salina. Per ammorbidire l’epidermide, puoi anche stendere un leggero velo di olio rassodante o calmante.
Sale in granuli per lo scrub:
Il sale in granuli è oggi molto utilizzato in estetica, basta pensare ai cosiddetti scrub che levigano la pelle favorendo il ricambio cellulare e stimolando la microcircolazione: a volte sono anche imbevuti di piacevoli oli essenziali profumati che vengono quindi fatti penetrare con un leggero massaggio. L’effetto finale sarà una epidermide tonica e liscia, pronta per ricevere una crema drenante o stimolante.
Alimentazione: sale iodato, pesce e verdure:
Seppure il sale, come abbiamo visto, goda di molteplici proprietà terapeutiche utili anche nel campo della bellezza, a tavola è meglio limitarlo per non aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Un’ eccezione può essere per il sale iodato, cioè arricchito di iodio, da utilizzare al posto del sale comune: ogni grammo ci fornirà infatti 30 microgrammi di iodio in più (un quinto di quello che è necessario assumere ogni giorno). Come sappiamo, la carenza nutrizionale di iodio compromette la funzione tiroidea, quella degli ormoni tiroxina e triiodotironina che svolgono una funzione importante soprattutto sullo sviluppo del sistema nervoso centrale nelle prime fasi della vita. In realtà, come è emerso dall’ultimo congresso della Società di Pediatria a Palermo, i medici non invitano ancora abbastanza (solo il 23 per cento) le future mamme ad assumere sale iodato. Specialmente nei primi tre mesi di gravidanza, infatti, una carenza anche lieve di iodio può compromettere lo sviluppo intellettivo dei bambini a distanza di anni. Il consiglio dell’Oms è di assumerne 250 microgrammi al giorno sia durante la gestazione che durante l’allattamento. Non solo sale iodato, certamente. Anche pesce e verdure, preferibilmente biologici o quanto meno provenienti da colture sane, possono esserci di notevole aiuto contenendo iodio in piccole quantità.