Fare prevenzione salva la vita: scopri perchè con l’articolo del Dr. Girelli

La prevenzione salva la vita, il Servizio Sanitario Regionale destina milioni di euro ogni anno per eseguire esami di prevenzione con lo scopo di individuare precocemente un tumore e aumentare le possibilità di guarigione. Nel sesso femminile i tumori con maggiore incidenza sono il carcinoma della mammella (28%) seguito dal tumore al colon retto (13%), quest’ultimo ha la medesima incidenza anche nel sesso maschile.

L’importanza dello screening: la mammografia

Il più importante esame di screening è la mammografia. L’esame consiste nell’eseguire una mammografia dai 45 ai 70 anni. Talvolta viene messa in dubbio la validità della mammografia. Uno tra gli studi più significativi che dimostra la validità dell’esame risale al 2010 e venne pubblicato sul New England Journal of Medicine. Prendeva in esame lo screening mammografico in Norvegia. Il programma di screening mammografico norvegese ebbe inizio nel 1996 e nei successivi nove anni si estese a tutta la Norvegia. La mammografia era indirizzata alle donne con un’età compresa tra i 50 e i 69 anni. Lo studio analizzò la mortalità per tumore al seno tra il 1996 e il 2005. Veniva confrontata la mortalità per tumore al seno nelle donne che vivevano in aree sottoposte allo screening e le donne non sottoposte. La riduzione della mortalità per tumore al seno è di circa un terzo a favore delle donne che vivevano nelle aree sottoposte a screening. Va ricordato che la prima mammografia su di un pezzo operatorio risale al 1913 e già alla fine degli anni ’60 circolavano sulle strade degli Stati Uniti furgoncini con a bordo un mammografo per eseguire mammografie.

La diagnosi precoce

In Italia negli ultimi decenni si registra un costante aumento di frequenza della diagnosi di tumore al seno, nel contempo vi è una riduzione della mortalità. Questo risultato è merito della sempre più diffusa diagnosi precoce, che ha permesso di aumentare il numero di tumori diagnosticati in fase precoce, quando il trattamento è più efficace e meno invasivo. Nel biennio 2012-2013 le donne italiane invitate ad eseguire una mammografia sono passate da circa 5.100.000 a circa 5.300.000. Nel 2015 il numero di donne invitate aumenta di quasi un 14% rispetto all’anno precedente. I risultati ci dicono che nel 2012-13 sono stati identificati più di 13.000 tumori alla mammella. Ricordo che dal 1975 al 2010 la mortalità per cancro al seno è passata da 32 casi ogni 100.000 donne a 21 ogni 100.000 donne con una diminuzione netta del 34%. Nello stesso tempo l’incidenza è aumentata del 30% in particolare per il carcinoma in stadio iniziale. La sopravvivenza dal 1975 al 2002 è aumentata del 28% con un netto aumento se il tumore è diagnosticato in fase precoce.

Prevenzione per il tumore del colon retto

Per il tumore del colon retto lo screening consiste inizialmente nella ricerca del sangue occulto nelle feci, se la ricerca è positiva successivamente si pratica la colonscopia che oltre a riconoscere il tumore è in grado di identificare i polipi, che sono delle lesioni precancerose e di rimuoverli.

Fare prevenzione per il tumore alla cervice uterina

La prevenzione si è rivelata di fondamentale importanza nel tumore alla cervice uterina. Nel 2017 sono stimati 2.300 nuovi casi (pari al 2% di tutti i tumori incidenti nelle donne). Questa neoplasia è più frequente nella fascia giovanile (4% dei casi, quinta neoplasia più frequente) mentre dopo i 50 anni rappresenta complessivamente l’1% dei tumori femminili. Diagnosticare precocemente un tumore alla cervice uterina rende quasi nulla la possibilità di morire a causa di questo tumore, l’arma fondamentale è rappresentata dal Pap Test. In Italia la diffusione del Pap-test a livello spontaneo, a partire dagli anni ’60 e la realizzazione di un programma di screening di massa ha ridotto drasticamente l’incidenza e la mortalità per questa neoplasia. I programmi di screening regionali hanno invitato nel 2015 il 76% delle donne in età 25-64 anni. Considerando che il 16% del totale degli inviti era per sottoporsi al test HPV che offre una copertura di 5 anni, la copertura effettiva del Paese è ancora più alta. Con il diffondersi della vaccinazione di massa contro il virus HPV contiamo nei prossimi anni di debellare completamente questo tumore. Prevenire serve ed è meglio che curare.

A cura del Dr. Franco Girelli, Oncologo e Radioterapista di LILT Biella