Covid-19: lo sapevi che i virus non sono solo responsabili di malattie infettive ma anche dell’insorgenza di tumori?

I virus, principali responsabili di malattie infettive e tumori

I virus vennero identificati alla fine dell’ottocento: essi riuscivano a superare i filtri che invece trattenevano i più piccoli batteri, mantenendo così la loro capacità di infettare. (Ivanowski 1892 – Beijerinck 1898). Oggi sappiamo che i virus non sono solo responsabili di malattie infettive ma anche dell’insorgenza di tumori. Si stima che circa il 15 percento dei tumori siano causati da virus come:

  • il virus di Epstein-Barr,
  • human papilloma virus (HPV),
  • virus dell’epatite B,
  • l’herpes virus,
  • il virus dell’epatite C, i
  • l virus dell’AIDS, che può provocare il sarcoma di Kaposi ed il linfoma di Burkitt.

Covid-19 e altri virus: l’elemento in comune è il salto di specie

Il 31 dicembre 2019 le autorità sanitarie cinesi riferirono di un focolaio di polmonite atipica sviluppatosi nella città di Wuhan (undici milioni di abitanti la città, nella provincia di Hubei che ha circa sessanta milioni di abitanti, nella Cina centro-orientale) la cui causa non era nota. I primi casi riguardavano pazienti frequentatori del mercato all’ingrosso del pesce di Wuhan, dove sono in vendita anche animali selvatici di specie disparate, utilizzati a scopo alimentare.

Il 9 gennaio il CDC (Center of Desease Control) cinese comunica di aver identificato l’agente casuale dell’infezione un coronavirus, responsabile di infezioni alle alte e basse vie respiratorie e al tratto gastrointestinale. Questi virus sono i responsabili dei comuni raffreddori e di gravi sindromi respiratorie come la SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) e la MERS (Middle East Respiratory Syndrome), quest’ultima tuttora presente nel Medio Oriente.

A metà gennaio sia in Cina e poi anche in Italia si riesce a isolare la sequenza dell’RNA che ben definisce i confini entro cui questo virus gioca la sua partita: si tratta di un nuovo virus della famiglia dei Coronaviriadae, parente stretto del virus della SARS. Dall’analisi risulta che il Covid 19 condivide per il 79,5% la sequenza genica del coronavirus della SARS e per il 96,2% quella di un coronavirus dei pipistrelli.

L’attuale pandemia è provocata da un virus che ha la stessa sequenza del virus identificato a Wuhan e, di conseguenza, la comunità scientifica è orientata a credere che la specie da cui si sia originato il virus sia il pipistrello della specie Rhinolophus affinis. Non ancora chiaro come il virus può essersi trasmesso all’uomo oppure con ospiti intermedi che al momento non conosciamo, forse i pangolini o alcune specie di tartarughe, che vengono abitualmente venduti vivi nei mercati cinesi (commercio peraltro illegale e quindi difficile da rintracciare). Questo fenomeno, ovvero il manifestarsi di nuovi virus patogeni per l’uomo provenienti dal mondo animale,  si chiama spillover o salto di specie, è un evento frequente e noto da tempo nel mondo scientifico.

Covid-19: la lotta contro il tempo per trovare il vaccino

Contro il Covid-19 la terapia consiste oggi in pochi farmaci antivirali. La storia ci insegna che la sconfitta delle più gravi malattie virali (vaiolo, poliomelite, rabbia, morbillo, rosolia, parotite, epatiti ecc. ) si deve solo all’utilizzo dei vaccini. Vale la vecchia regola dell’isolamento, contenere la malattia evitandone il diffondersi.